Ignazio La Russa consiglia Giorgia Meloni: la sua visione sul futuro dell’Italia.
Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha recentemente espresso le sue riflessioni riguardo l’eventuale candidatura alle elezioni europee della premier Giorgia Meloni.
Durante un’intervista a Quarta Repubblica su Rete4, La Russa ha evidenziato come la decisione di Meloni di candidarsi o meno rappresenti un punto cruciale, non solo per la sua carriera politica ma anche per l’impatto che questa scelta potrebbe avere sul governo attuale.
La candidatura di Giorgia Meloni: una decisione strategica
“Ho consigliato di pensarci fino all’ultimo,” ha affermato La Russa, sottolineando che l’approccio alla campagna elettorale potrebbe essere determinante. Secondo La Russa, una campagna: “Alla vecchia maniera,” che implicherebbe visitare centinaia di città, potrebbe compromettere l’impegno di Meloni nel governo.
D’altra parte, se la premier decidesse di affidarsi direttamente agli elettori, senza una campagna elettorale intensiva, non vi sarebbero ostacoli alla sua candidatura. “Vedi come va poi decidi,” è stato il consiglio di La Russa, che ha comunque espresso il suo parere personale a favore della candidatura.
La discussione si è poi spostata sulla riforma costituzionale relativa al premierato. La Russa ha evidenziato come Fratelli d’Italia e il centrodestra non stiano pensando solamente al panorama politico immediato, ma abbiano una visione che si estende ai prossimi trent’anni.
L’obiettivo della proposta di riforma è quello di garantire che il capo del governo sia eletto direttamente dai cittadini, per evitare che in futuro possano governare persone che non hanno ottenuto una vittoria elettorale. “Vogliono evitare che in futuro ci sia al governo gente che non ha vinto le elezioni,” ha precisato La Russa, sottolineando l’importanza di questa iniziativa per la stabilità politica dell’Italia.
La Russa e le dichiarazioni di Trump sulla NATO
Infine, La Russa ha commentato le dichiarazioni di Donald Trump relative agli obblighi finanziari dei Paesi membri della NATO. La critica di Trump, che aveva suggerito di lasciare: “Fare quello che diavolo voleva” alla Russia nei confronti dei Paesi che non avevano adempiuto ai loro doveri finanziari, è stata definita da La Russa come una: “Forzatura da condannare.”
Tuttavia, il presidente del Senato ha riconosciuto che vi è un “fondo di verità” nelle parole dell’ex presidente americano, evidenziando la necessità che tutti i membri contribuiscano equamente all’organizzazione, la quale ha il compito di difendere gli stati aderenti.